Venerdì 16 dicembre, alle 18.30 presso il Ridotto del Teatro del Popolo si è svolta l’inaugurazione della mostra  “Sposando nobil memoria al nostro teatro” dell’artista Marco Borgianni. Uno dei tanti momenti che andranno a celebrare l’anniversario dei 150 anni del teatro di Castelfiorentino: in programma anche una pubblicazione dedicata e la stampa di un francobollo ad hoc. “Era il 26 dicembre 1867 quando il Teatro del Popolo apriva per la prima volta i battenti, mettendo in scena “Norma” di Vincenzo Bellini: nel 2017 questo Teatro compie 150 anni di vita.

Il rapporto stringente fra la comunità e il teatro segna e connota le vicende del paese lungo tutti questi 150 anni, a partire dal momento della sua costruzione, frutto di una volontà che accomuna tutte le classi sociali, nella ricerca di un luogo identitario, dove cultura popolare e cultura alta si intrecciano. Il Teatro è stato un protagonista importante della crescita in consapevolezza e appartenenza di tante generazioni di Castellani, che attraverso la prosa, la musica, il melodramma, l’arte, hanno avuto la percezione delle segrete alchimie del bello” ha spiegato Maria Cristina Giglioli, presidente della Fondazione Teatro del Popolo.

“E’ un fatto straordinario – ha detto il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni- che dopo 150 anni, oggi come allora, questo teatro, dopo aver attraversato momenti storici non sempre facili, sia ancora il fulcro di un’offerta culturale di qualità, un punto di riferimento insostituibile che risponde ad un bisogno di socialità  di una comunità sempre più vasta Castelfiorentino si trova su di un fascio di vie, un crocevia di attività e talenti che nella storia hanno reso grande il nome della città. A Castelfiorentino la parola cultura viene anche dalla parola popolo. Dalle arti del teatro amatoriale alle opere artistiche, sono i doni che tanti castellani fanno alla propria terra. Abbiamo anche associazioni neonate che hanno rispolverato tradizioni meravigliose.

All’interno di questa corona risplende il Teatro del popolo di Castelfiorentino, la chiave su cui Castelfiorentino potrà costruire il proprio futuro. Assieme a questo altri luoghi come la Pieve dei santi Ippolito e Biagio o la Pieve di Coiano che stiamo cercando di valorizzare. Sono orgoglioso – conclude – di far parte di questa comunità che ha chiaro il suo ruolo nella storia. Un grazie sincero a tutti quelli che hanno collaborato a vario titolo”.

“Le radici profonde di questo teatro nella sua comunità si collocano anche nei grandi impegni messi in atto dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Cambiano- ha dichiarato Paolo Regini, presidente della BCC- per restituire al nostro paese il “suo” teatro e per garantire stagioni di alto livello, così come le troviamo nel sostegno decisivo che un gruppo di imprenditori, gli “Amici del Teatro”, non fa mai mancare” Per rendere omaggio a questo grande patrimonio di forze, di volontà, di competenze, di intelligenze, cifra profonda della civiltà della comunità, Marco Borgianni, artista vicino a Castelfiorentino, ha saputo cogliere e distillare gli aspetti più significativi negli spazi e nei luoghi attraversati dall’energia delle emozioni umane, dandone conto in sei opere, che scandiscono il tempo e la storia di 150 anni di un Teatro e del suo Popolo.

L’Artista era presente alla serata inaugurale. “Un racconto dello studioso Giovanni Parlavecchia, che ha riassunto le vicende di 150 anni di storia, mi ha intrigato particolarmente – racconta Borgianni -: nel periodo agli inizi del ‘900 nel Teatro c’erano soldati che pesavano i buoi all’interno del teatro e raccoglievano il foraggio per l’esercito al fronte. Questa è una rappresentazione teatrale naturale che non potevo non ritrarre nei miei quadri”. La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2017, con gli orari del cinema. In questa stessa occasione sarà presentato il calendario celebrativo del 150°anniversario del teatro, che riproduce le opere di Borgianni, di cui verrà fatto dono agli “Amici del Teatro” e agli sponsor del cinema, in segno di gratitudine per il sostegno e la condivisione di intenti che queste realtà imprenditoriali dimostrano nei confronti di questo luogo della cultura.

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Alcuni momenti della mostra

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